Critica

"In Trentino-Alto Adige, in provincia di Trento, presso la confluenza del fiume Sarca di Genova con il Sarca di Campiglio, sorge un bellissimo e sereno paesino con poco più di tremila anime, ovvero, il paese di Pinzolo. In questa ovattata località fra l’incanto delle cime del Brenta, dell’Adamello e della Presanella, vive e lavora la pittrice Binelli Roberta. Considerata dalla critica di stile iperrealista. Una nuova tendenza, che ha portato in arte un aggiornamento da considerarsi degno di dovuta riflessione. La Binelli muta e cambia la realtà in elaborazione di forme, alle volte dolcissime, alle volte drastiche e drammatiche, dipinte al di fuori di una vera considerazione, è quanto si deduce, analizzando la pittura di questa brava artista. C’è un’esistenza, nell’artista Binelli, totalmente dedicata alla pittura, all’arte, come forma di vita, ma c’è d’altronde anche un animo tutt’altro che esibizionista. Le figure dal timbro esotico, l’omaggio al grande Louis Armstrong, pitture d’arte sacra, oppure opere drammatiche, come il rientro del pescatore in un giorno tetro e cupo, paesaggio tra l’altro d’ottima fattura, presenta un’artista dalla solida preparazione. Tutto questo si avverte nella correttezza, nella completezza di un’arte che non ha bisogno di molto per manifestarsi a chi vi si accosta. Si avverte nella pittura di questa silenziosa artista, anche attraverso l’orlata linea disegnativa che impegna soavi sinuosità, angoli morbidi, toni delicati oppure irruenti, come tempeste all’interno del proprio animo, quasi sempre molto riflessiva e di poche parole. Lo stesso dove il pennello infonde preziosità, e brillantezza alla natura e crea infine, il tono adatto, alla sottocutanea trama psicologica, sulla quale si basa l’efficacia propositiva dell’arte di Binelli Roberta."
Bruno Tosi , ottobre 2008

La suggestiva narrazione figurativa dell’artista Roberta Binelli richiede una visione contemplativa che sappia interpretare il suo messaggio visivo nella meditazione dell'esistenza celebrata nella magnificenza di volti e sinuose figure femminili da ammirare nella loro classica ed enigmatica bellezza. Infatti, la sua radice umorale è legata alla realtà delle cose, mettendo in evidenza negli intensi ritratti di donna la sua splendida pittura pervasa da un’intensa carica emozionale nell'unità tonale, in cui le fluide pennellate inseguono forme dalla classica e lirica bellezza nella morbidezza dei toni e nei raffinati contrasti cromatici, che determinano un senso di fascino nell’incanto delle immagini. Le basi tecnico-espressive delle sue opere d'arte manifestano un ampio arco di stilemi, dall’Impressionismo, seguendo la lezione di Cézanne nella riedificazione a memoria dei paesaggi e nelle infinite suggestioni della luce nel colore, in cui si svela l'armonia delle forme, tra i virtuosismi cromatici nelle pregiate sintesi di valori espressivi, che progrediscono verso una raffigurazione onirica che stravolge la connotazione percettiva del reale nella poetica dell’immaginario. Così, si susseguono sinuose figure femminili e volti enigmatici che mostrano un misterioso fascino, provocando turbamento e stupore come se gli sguardi svelassero la sensazione di un arcano da scoprire. Ecco perché, l’autentica arte pittorica di Roberta Binelli nella sua dimensione lirica e romantica, rivela complesse implicazioni psicologiche e sentimentali che rispecchiano la volontà di smascherare le convenzionalità dell'odierna società, contemplando quel mondo ignoto ed invisibile dell'universo donna tra gli echi interiori. L'esecuzione dei visi è sempre accurata in un realismo che diviene quasi fotografico del volto, assumendo però significati simbolici, mentre avanza il ricordo che affiora nelle visioni pervase da una bianca luce verso una dimensione fantastica, ma direi spirituale. Si tratta, quindi, di un'abile tecnica-espressiva nell’evocazione di un’arte ottocentesca rivolta al versante francese, da Renoir a Degas, che mostra una particolare luminosità impressionista, dove le armoniose forme e morbidi drappeggi si dissolvono nella luce con una ricerca grafica nell’essenzialità formale, mentre progredisce nell’eterna idea di bellezza e nella imponderabilità di uno sguardo come riflesso speculare dell’anima. Ecco che allora, raffinate tonalità, tra i rosati antichi e smorzati, gli azzurri luminosi, i bianchi screziati e perlacei nella dialettica del nero, colorano di sentimenti le figure femminili, mentre appare l’incantevole visione nella sua eterea bellezza, dove si rivela una indiscussa autorità nel campo ritrattistico che nella continuità storica, evidenzia un'arte che appartiene all’odierna cultura avveniristica orientata sempre verso nuove ed originali forme espressive. Ecco perché, gli sguardi enigmatici e le armoniose figure si rivolgono direttamente allo spettatore, provocando un senso di sgomento tra atmosfere quasi irreali, in cui la narrazione figurativa assume un significato simbolico che s’inoltra nella dimensione esistenziale dell’autrice, tra sogno e realtà in una espressione di memoria e di intelletto. Sta qui il pregio nei dipinti dell’artista Roberta Binelli: l'immagine di donna non è solo bellezza estetica, dove l’effetto visivo diviene nella luminosità incanto nel fascino dell’armonia, ma linguaggio dello spirito, aprendoci, così, tra gli orizzonti accesi nelle ombre della sera un varco alla sognante fantasia dell'autrice nella limpidezza dei suoi sentimenti.
Carla d'Aquino Mineo, settembre 2017